L’inganno delle diete ipocaloriche! – PARTE PRIMA

L’errore della maggior parte delle DIETE IPOCALORICHE è che sotto alimentandosi è vero che si “consuma” del grasso, ma lo stesso accade anche al muscolo. Perdere muscolatura non è mai un bene,  vuol dire rallentare il proprio metabolismo e far entrare il proprio corpo in modalità ”accumulo”.

Cosa vuol dire perdere Peso?

Aver perso peso in realtà non significa aver perso del  grasso con certezza, soprattutto se si perde peso in modo rapido e non corretto. Il tuo obiettivo non dovrebbe mai essere perdere peso ma perdere grasso, punto e basta.

Prima di pesarti potresti bere due bicchieroni d’acqua e pesare 600 grammi in più.  Sei ingrassato? NO. Hai preso peso? SI.  Ma aver preso peso non vuol dire aver messo su del grasso, così come aver perso peso non significa aver perso grasso con certezza. Detto questo proseguiamo.

Ma quanto è raccomandabile perdere in realtà? 

Le linee guida raccomandano di perdere dal mezzo chilo ad 1 chilo di massa grassa per settimana. È possibile perderne anche di più ma in questo caso i chili persi in più saranno normalmente rappresentati da acqua e muscolatura, con un rallentamento del metabolismo e l’innesco della modalità “accumulo”.

Il  nostro organismo è INTELLIGENTE

Si accorge infatti della carenza di cibo e decrementa la spesa energetica per proteggersi. Durante i periodi di sottoalimentazione, inizia a nutrirsi di se stesso, bruciando le riserve di grasso, la muscolatura e gli organi interni per soddisfare il bisogno energetico.

In modalità accumulo il corpo si predispone ormonalmente a rallentare la perdita di grasso e ad accumulare più calorie sotto forma di massa grassa. 

Quando ciò accade, la perdita di grasso si arresta bruscamente. Perché accade ciò?  Perché il corpo cerca di conservare energie sentendosi affamato.

A questo punto non perdendo più peso le persone possono scoraggiarsi e abbandonare la dieta, riacquistando il grasso perso, oppure diminuire erroneamente ancora di più l’apporto calorico con un ulteriore rallentamento del metabolismo e ulteriore arresto della perdita di grasso.

Le Diete rigide che prevedono una severa riduzione dell’apporto calorico sono sempre controproducenti.

Si perde peso, almeno all’inizio, ma nel 95% delle diete, poi segue un nuovo aumento, e il peso che si è perso è comunque rappresentato soprattutto da muscolatura persa e non da grasso.   

Continua a leggere la seconda parte

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